sabato 28 febbraio 2015

Eastern European honey cake with lemon glaze

Buona serata a tutti,
non vorrei ripetermi ma anche questa è stata una pessima settimana lavorativa. Non so se vi sia mai capitato di tornare a casa la sera e avere la sensazione di essere “svuotati” e, allo stesso tempo, di non aver combinato nulla di interessante. A volte mi chiedo se non sia il mio karma e se davvero esista una qualche legge naturale che opera nel bene e nel male, nella ricompensa e nella punizione per la moralità e l’immoralità, e che agisca come una grande forza naturale per tutti i problemi concernenti la condotta dell’uomo. Certo, di errori ne ho fatti, ma li sto ancora scontando? Comunque, nell’attesa di trovare una risposta a questo quesito, ho deciso di addolcirmi un po’ il weekend con una nuova torta. Questa ricetta è tratta dal libro americano Bundt Cake Bliss” di Susanna Short. Mi sono limitato a tradurre la ricetta apportando qualche piccola modifica ma non ho convertito le misure. Le tanto temute “CUP” si posso ormai reperire facilmente così come gli “SPOON”. Per quanto concerne gli ingredienti, ho sostituito una cup di farina 00 con una di farina integrale, ho utilizzato l’uvetta del Cile (grande e di colore dorato) e il miele di castagno che ha conferito al dolce un sapore deciso.


INGREDIENTI:
- 1 cup di farina di integrale
- 2 cup di farina 00
- 1 tsp di bicarbonato
- 1 ½ tsp di lievito    
- ½ tsp di sale
- 1 tsp di cannella
- ½ tsp di zenzero
- ½ tsp di noce moscata
- 2 tsp di caffè macinato
- 1 cup di zucchero
- 1 cup di miele di castagno
- ½ cup di olio di soia
- 4 uova
- 1 tbsp di zeste di limone
- 3 tbsp di succo di limone
- ⅔ cup di acqua fredda
- 1 cup di noci tritate
- ½ cup di uvetta (io ho usato quella del Cile)

Per la glassa:
- 1 cup di zucchero
- ⅓ cup di succo di limone

Scaldare il forno a 180°. Imburrare e infarinare uno stampo da bundt cake. In una ciotola unire tutti gli ingredienti secchi. In un altro recipiente lavorare bene lo zucchero con il miele, l’olio, le uova, le zeste e il succo di limone. Quando saranno ben amalgamati aggiungere, poco alla volta alternandolo con l’acqua, il composto di farine. In fine aggiungere l’uvetta e le noci tritate. Versare il tutto nello stampo e cuocere per circa un’ora. Verificare la cottura con uno stecchino. Una volta cotta, lasciar riposare la torta per 10 minuti prima di toglierla dallo stampo e porla su di una gratella. Nel frattempo preparare la glassa sciogliendo lo zucchero con il succo di limone a fuco basso. Bucherellare con uno spiedino la superficie della torta e versare la glassa bollente, poco alla volta, fino a farla assorbire. Spennellare poi tutta la torta per renderla lucida.




- I love to play scrabble and recently looked in the dictionary to see if “Bundt” was an acceptable word. It was, indeed, listed and defined as a “kind of a cake”. It had never occurred to me before that my Dad had invented a new word –

Corinne Dalquist Lynch, doughter of Bundt developers, H. David Dalquist and Dorothy Dalquist



A presto!
Andrea

sabato 21 febbraio 2015

Carrot cake with cream cheese frosting


Buon sabato a tutti,
oggi mi stavo proprio chiedendo come fosse possibile che non avessi ancora proposto, nel mio blog, uno dei miei cavalli di battaglia: la carrot cake con glassa al formaggio. Ormai credo sia chiara la mia passione per i dolci anglosassoni, li trovo così semplici nelle loro preparazioni e, allo stesso tempo, così golosi e ricchi. L’immagine di una tipica giornata piovosa londinese, una caffetteria, un caffè americano bollente e una fetta di torta di carote è quanto di più cosy io riesca a immaginare.
Girovagando sul web ho anche scoperto che le carote sono protagoniste nella preparazione dei dolci sin dal Medioevo. 


Questo ortaggio è infatti ricco di zuccheri ed è stato un ottimo sostituto quando altri dolcificanti, come ad esempio il miele, erano troppo costosi o difficilmente reperibili. La versione che vi propongo oggi si discosta un po' dalla ricetta originale. Ho voluto sperimentare l'utilizzo di farina Manitoba e di Kamut, la melassa (ormai immancabile nei miei dolci) e il Cremor Tartaro al posto del lievito. Difficilmente mi vanto dei miei dolci ma questa volta posso proprio dirlo, è F*A*V*O*L*O*S*A!!! Solo una cosa non vi svelerò...il mix di spezie utilizzato, questo rimane un piccolo segreto ;)

INGREDIENTI:
- 100 g di farina Manitoba
- 100 g di farina di Kamut
- mix di spezie (noce moscata, cannella, chiodi di garofano)
- 300 g di carote
- 1 uovo
- 70 g di zucchero
- 50 g di melassa
- 1 misurino di Cremor Tartaro
- 1 misurino di bicarbonato
- 80 g olio di semi

Per la glassa:
- 175 g di formaggio spalmabile
- 82 g di zucchero fine
- Qualche fettina di carota caramellata per decorare

Scaldare il forno a 180°. Foderare uno stampo piccolo da plumcake con la carta forno.
Pulire, grattugiare e strizzare le carote. In una ciotola amalgamare gli ingredienti secchi: farina, lievito e mix di spezie. In un altro recipiente lavorare con una frusta lo zucchero, la melassa e l’uovo fino a ottenere un composto morbido. Aggiungere le carote, l’olio e mescolare bene.
Versare, poco alla volta, gli ingredienti secchi in quelli liquidi. Amalgamare bene il tutto e versare nello stampo.
Cuocere in forno a 180° C per 40/45 minuti. Verificare la cottura con uno stecchino.
Far raffreddare la torta su una gratella. Preparare la glassa lavorando bene il formaggio con lo zucchero. Caramellare qualche fettina di carota con un po’ di zucchero. Spalmare la glassa sulla torta con una spatola e decorare con le carote.




La torta è molto morbida, umida e il profumo di spezie è inebriante.




A presto!

Andrea

domenica 15 febbraio 2015

Ciambelline al vino rosso della signora Maria

Buonasera a tutti,
da circa due anni sono diventato romano di adozione e mi sono, fin da subito, innamorato della cucina. Tuttavia, non ho trovato dei dessert di particolare spicco, che potessero essere all'altezza dei piatti tradizionali. Poi, un giorno, mi sono imbattuto in una dolce scoperta: le ciambelline al vino. Si tratta di un dolce povero e semplice. In Lazio si trovano un po’ ovunque ma, personalmente, sono stato letteralmente rapito da quelle della signora Maria. Nota moglie del “signore dei toner” (così lo chiamiamo in ufficio), nonché fornitrice ufficiale di ciambelline, è stata da me stalkerata con mille elogi e suppliche col fine di riuscire a estorcerle la ricetta. Questi biscotti, se pur privi di burro, ricordano per consistenza,  fragranza e leggerezza i torcetti.

La signora Maria dovrebbe essere arrestata in quanto spacciatrice illegale di ciambelline...danno dipendenza!!!

 

Proverò a riprodurle nel modo più fedele anche se il segreto pare essere nel vino, che dovrebbe avere una consistenza corposa e pastosa. Le dosi sono un po’ generiche e sarà necessario affidarsi alla propria sensibilità per verificare la consistenza dell’impasto.



INGREDIENTI:
- 1 bicchiere di vino rosso (ho usato un Negroamaro del Salento)
- 1 bicchiere di olio: ½ oliva + ½ semi
- 1 bicchiere di zucchero
- ½ bustina di lievito
- 1 pizzico di sale
- 500/600 g di farina 00 (dipende dalla grandezza del bicchiere)
- altro zucchero per decorare



Scaldare il forno a 180°. Foderare una placca con carta forno.

Amalgamare insieme tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto compatto che non si appiccichi alle dita. Prelevare delle palline dall’impasto grandi quanto una noce, formare un cordoncino e chiuderlo a ciambella. Ripassare le ciambelline nello zucchero e infornarle per circa 30 minuti. Se dovessero essere troppo chiare in superficie è possibile girarle a metà cottura. 





Devo ammettere che non sono al 100% uguali alle originali, ma si avvicinano molto.





Sembrano davvero banali biscotti da té ma, credetemi, accompagnate da un buon passito possono diventare un fantastico fine pasto.

Buona serata!

Andrea