domenica 29 marzo 2015

Amata Lisbona

Buona domenica a tutti,
lo scorso fine settimana sono stato fuori città, si, era davvero giunto il momento di fare un viaggetto rigenerante. Dopo qualche riflessione sulle possibili mete, la scelta è ricaduta su Lisbona. Chiacchierando con amici e conoscenti, ho sentito pareri differenti in merito a questa città e sono giunto a una conclusione: o la si ama o la si odia. Chi me ne ha parlato bene ha posto l'accento sulle bellezze architettoniche, sulla modernità che non ha stravolto la tradizione, sulla sensazione di ampio respiro che si percepisce fin da subito e sulla bontà del cibo. Coloro che non l'amano l'hanno semplicemente definita "decadente". Premesso che per me il termine "decadente" ha in sé un aspetto romantico, penso che in realtà volessero dire "fatiscente". A volte è davvero sorprendente vedere come le cose vengano percepite diversamente dalle persone. Credo esistano dinamiche sconosciute, attitudini ancestrali chiamati istinti che ci fanno amare o odiare al primo sguardo una persona o una città. Lisbona ne è l'esempio. Io l'ho adorata.


Vorrei ora raccontarvi dell'aspetto più dolce della città: i Pasteles de nata o de Belém. Sembra che il paradiso sia stato messo tutto in questo dolcetto. Sicuramente è il regalo più dolce che il Portogallo potesse fare. I più famosi sono quelli dell'Antigua Confeitaria de Belèm, ma è possibile mangiarne di squisiti ovunque. Si tratta di una tortina di sfoglia friabile farcita con una ricca crema pasticcera servita, a volte, con una spolverata di cannella. 


I primi accenni a questa "tortina al latte" sono contenuti in un antico ricettario portoghese Infanta Dona Maria (1538/1577). Intorno al XIX secolo un monaco del Mosteiro dos Jerònimos de Belém cominciò a vendere a un negozio dei pasticcini che divennero presto noti come Pastéis de Belém. Nel 1837 l'Antigua Confeitaria de Belém iniziò a creare i suoi Pastéis sulla base della ricetta originale del monastero.


La tradizione narra che solo tre persone conoscano la ricetta segreta dell'Antigua Confeitaria de Belèm. Premetto che, volendo conservare il ricordo delle originali, non ho ancora provato a rifarle ma vi anticipo che ho trovato una ricetta che mi sembra la più simile all'originale...

A presto!
Andrea

Nessun commento:

Posta un commento